Il training teatrale è volto principalmente a migliorare e potenziare la capacità comunicativa e di relazione attraverso l’uso consapevole del corpo, della voce e dello spazio.
Ogni giorno ci troviamo ad affrontare situazioni in cui abbiamo l’esigenza di comunicare e relazionarci con singole persone o gruppi sempre diversi.
Prendendo spunto da diverse tecniche teatrali proponiamo un percorso che faciliti i partecipanti a gestire nel loro quotidiano la propria espressività adattandola efficacemente alle diverse occasioni.
La maggior parte di noi non è consapevole del proprio linguaggio non verbale: non ne conosce né le potenzialità, né gli ostacoli che conseguono ad un’espressione scorretta o del tutto casuale.
Obbiettivi: Imparare a conoscere e gestire il proprio linguaggio non verbale (posture, gesti, voce, uso dello spazio) significa arricchire la propria capacità di comunicazione e renderla più efficace. Padroneggiare i fondamenti di questo linguaggio ci permette inoltre di “leggere” e comprendere anche le persone e le situazioni con cui ci relazioniamo.
Migliorare la propria capacità di ascoltoe renderlo attivo e positivo e interpretare correttamente il linguaggio non verbale del nostro interlocutore significa avere la capacità di facilitare la comunicazione e la comprensione reciproca.
Temi: Postura e movimento, respiro e voce, relazione, uso dello spazio
Destinatari: formatori, studenti, manager e team leader, studiosi di scienze sociali
Spazio e materiali: sala ampia e libera da ingombri
Durata minima: 4 ore
Attivando personalmente il proprio corpo e la propria immaginazione in un’improvvisazione guidata e contestualizzata si possono indagare i rapporti di forza e le soluzioni alternative al conflitto diretto. Per rendere più rapida e comprensibile quest’esperienza è utile passare attraverso l’esagerazione e l’estremizzazione. In questo senso il laboratorio utilizzerà su giochi ed esercizi mutuati alle tecniche del Teatro fisico.
Obbiettivi: Potenziare la propria espressività attraverso l’analisi e la scomposizione del movimento estremizzato (apertura/chiusura, punti di forza e di debolezza, motori, maschere, mimesica).
Attraverso la simulazione di rapporti di forza e di situazioni conflittuali, si può rendere più rapida la capacità di reazione e d’improvvisazione.
Sperimentare la possibilità del linguaggio grottesco e ironico può fornire una valida alternativa nella soluzione di rapporti di forza o in situazioni di contatto con la diversità.
Temi: Scomposizione e analisi del movimento, improvvisazione, Commedia dell’Arte, Clownerie.
Destinatari: studenti, manager e team leader, studiosi di scienze sociali
Spazio e materiali: sala ampia e libera da ingombri, abbigliamento sportivo
Durata minima: 4 ore
Conoscere e saper gestire le dinamiche tipiche di un gruppo, tenendo presente le singole individualità che lo compongono, consente di gestire la comunicazione in modo ampio ed efficace.
Al contempo saper difendere e affermare la propria individualità specifica e multiforme senza rinunciare al necessario senso di appartenenza a un gruppo può aiutare a gestire in modo più sereno la relazione con gli altri.
Obbiettivi: Grazie all’analisi del coro teatrale e delle dinamiche che lo muovono si può comprendere meglio la propria innata attitudine a confrontarsi con un gruppo di pari e le difficoltà e i vantaggi che questo comporta.
Il gioco teatrale insegna a considerare la propria individualità non come qualcosa di rigido e immutabile ma come qualcosa di liquido e multiforme, allontanando la sensazione d’inadeguatezza o di difficoltà a relazionarsi.
Affrontando la figura dell’“eroe” in relazione al coro (sia esso traditore della compattezza o baluardo dei valori del gruppo stesso) si possono sperimentare direttamente le dinamiche politiche che regolano i rapporti sociali.
Temi: Coro teatrale, figura dell’eroe, identità e appartenenza, lavoro di gruppo.
Destinatari: formatori, studenti, manager e team leader, studiosi di scienze sociali
Spazio e materiali: sala ampia e libera da ingombri
Durata minima: 8 ore
Nella letteratura teatrale si trovano pagine in grado di far risuonare in noi empaticamente corde universali, ma i testi teatrali non sono fatti per essere letti, bensì agiti, dato che proprio nel passaggio dalla pagina al testo nascondono il loro valore.
La letteratura (teatrale e non) ci fornisce uno strumento potentissimo di interpretazione della vita e la possibilità della catarsi.
Obbiettivi: Affrontare l’analisi di un testo nell’ottica di “agire” apre nuove prospettive di lettura e di interpretazione.
Sperimentare sul proprio corpo un diverso “carattere” sviluppa la capacità critica e di comprensione.
Potersi riferire al testo di un grande scrittore per leggere la realtà presente aggiunge spessore alla nostra capacità di osservazione.
Temi: Analisi del testo, studi di messa in scena.
Destinatari: studenti, formatori (materie umanistiche)
Spazio e materiali: sala ampia e libera da ingombri, testi di riferimento
Durata minima: 16 ore
NB: Nel caso fosse richiesta una messa in scenadel Workshop, la durata minima del singolo Laboratorio è da considerarsi, per ovvie ragioni, di 40 ore.